IL PROGETTO
Il Mantello di Arlecchino – dalla circonferenza al centro è un’ipotesi originale ideata dal TTB Teatro tascabile di Bergamo - Accademia delle Forme Sceniche in dialogo con l’Amministrazione Comunale di Bergamo e condivisa con HG80 impresa sociale.
Il progetto prende vita e si ispira alle differenti esperienze e linee d’azione nei contesti di teatro partecipato e di progettazione in ambito socio-culturale che le due realtà hanno sviluppato durante il corso delle loro esperienze professionali.
Il suo titolo, piuttosto che alla maschera, fa riferimento al costume di Arlecchino: pezzette di stoffa multicolore e di diversa fattura cucite assieme che, nel contesto operativo proposto, assume un forte valore simbolico. Quello di Arlecchino è infatti un costume che mischia, miscela, annoda, confonde, incrocia, ricuce brandelli di stoffa vecchi e nuovi. Frammenti di diverso colore, diversa tessitura, natura, ma anche cultura. D’altra parte, anche nella tradizione cristiana il mantello è un indumento che accoglie, che può essere condiviso e sotto la cui ombra è possibile trovare riparo. L’abito di Arlecchino, quale un recamo di concertate pezzette, diviene icona di un kintsugi bergamasco necessario a dare corpo e voce al nostro territorio ferito, alle fragilità su cui far leva per riprendersi, una forma di cura che può rinsaldare rapporti interrotti e trasformare le ferite causate dalla pandemia in punti di forza.
Obiettivo del Mantello di Arlecchino è quindi quello di ricomporre, attraverso un’operazione culturale partecipata, i micro-tessuti cittadini in un dialogo costituente tra centro e periferie, al fine di costruire una possibile rielaborazione collettiva del tragico evento dell’epidemia da Covid e un’opportunità di sviluppo locale integrato per il tessuto sociale e culturale di Bergamo con la finalità di stimolare e riattivare l’ecosistema costituito da una pluralità di relazioni sociali e culturali tra soggetti istituzionali, amatoriali, formali e informali.